Ogni momento del catch è quindi come un'algebra che sveli istantaneamente la relazione di una causa e del suo effetto figurato. Certamente negli appassionati di catch c'è una sorta di piacere intellettuale nel veder funzionare cosi perfettamente i meccanismi della morale: certi lottatori, grandi attori, divertono allo stesso grado di un personaggio di Molière, perché riescono a imporre una lettura immediata della loro interiorità: un lottatore del carattere arrogante e ridicolo (come si dice che è un carattere Arpagone), Armand Mazaud, riempie regolarmente la sala di soddisfazione con il rigore matematico delle sue trascrizioni, spingendo il disegno dei propri gesti fino al vertice estremo della loro significazione, e dando al proprio combattimento la stessa specie di slancio e di precisione di una grande disputa scolastica, la cui posta è, insieme, il trionfo dell'orgoglio e lo scrupolo formale della verità.
In tal modo viene elargito al pubblico il grande spettacolo del Dolore, della Disfatta e della Giustizia.
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