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20090610

Raffaele Galiero

Nome : Raffaele
Cognome: Galiero
Data di nascita : 31/01/1949
Luogo di nascita : Napoli
Residenza : Casalnuovo di Napoli
Provincia : Napoli
Matricola : 123823

Ho lavorato con la Unisys spa ( prima Sperry e prima ancora Univac ) dal 1 giugno del 1973 fino al 31 agosto del 1999 come Tecnico Hardware.
Ho fatto il mio percorso lavorativo ( Tecnico jr, Tecnico, Tecnico sr, Specialista, Specialista sr ) su i Main Frame della multinazionale Americana.
Sui questi Computers , bisognava collegarsi con un terminale e la grafica era appena abbozzata, ho conosciuti i primi giochi.
Mi ricordo che c'era un programma di simulazione di allunaggio, lo stesso che veniva utilizzato dalla Nasa per addestrare gli astronauti, con cui, tenendo conto della velocità, della forza di attrazione lunare, dalla quantità di carburante ancora a bordo, era possibile portare la navicella sulla superficie del satellite. Sono sempre e solo riuscito a procurare dei crateri di svariati chilometri di diametro, distruggendo, ovviamente la navicella spaziale.
Nel 1983 comprai nicrocomputer, uno Z80, della Sinclair, uno Zx Spectrum, sul quale, oltre che giocare, provavo a scrivere dei programmini in Basic.
Finalmente nel 1987 comprai il mio primo Personal Computer. Era un HT della Sperry. Processor 286, 16K di Memoria, Hd da 10 mega.
Il Sistema Operativo era MS-Dos 3.20. Allora il prezzo di mercato era di circa 4 Milioni. Io lo pagai 1.600.000,compreso una stampanti ad aghi, con trattenute sullo stipendi di 170.000 Lire. Pù che i video giochi ricordo i virus. Milioni di virus. Di tutti i tipi. Cominciai a raccoglierli. Ne avevo una collezione enorme. Fu così che mi innamorai di Invisible man, con tutte le sue varianti. Era difficilissimo da sconfiggere. Sembrava scomparire, ma si ripresentava puntualmente dopoo pochi giorni. L'unico rimedio sembrava fosse quello di riformattare l'HD. Ho lottato per diversi anni contro l'uomo invisibile. A volte ne uscivo vincitore, senza formattazione, altre volte...
Poi venne un 386, poi un 486 , poi il primo Pentium.
Nel frattempo Il Dos era passato al 6.0 per poi diventare , Windows.
Nel frattempo cominciai anche ad occuparmi di pc per motivi professionali. I main Frame, come i dinosauri, stavano scomparando.
La logica del Workload imponeva altri carichi di lavoro. Cominciai ad installarli un pò in tutti Italia e a farne la manutenzione, prima Hardware e poi anche Software.
Nel 2000 andai a lavorare in una società di Software, non più come Tecnico, ma come Sistemista. Prima su Main Frame ( uno degli ultimi rimasti in vita ) e poi ,come System Administrator , su Server della Sun.
Durante le lunghe ore passate al Pc aspettando che succedesse qualcosa, un pò come fanno i pompieri in attesa di un incendio o di un'altra calamità, era l'anno 2000, scoprii la chat.
All'inzizio le frequentavo tutte. Ogni chat una personalità diversa. Poi anche diverse personalità nella stessa chat.
Mi divertivo ad indovinare con chi stessi chattando. Analizzavo le risposte, il gergo, l'uso delle parole, Avevo delle intuizioni che verificavo negli incontri successivi, quando c'erano.
Poi mi stancai. Era tutto troppo prevedibile e triste. Incontravo solo persone, che , dopo un primo approccio disinvolto e scherzoso, si rivelavano, tristi, depresse ed insicure. Incontravo , alla fine, solo problemi esistenziali, solo amori finiti, solo desiderio di essere ascoltati.
Non ho mai fatto parte di Social Forum, se non ultimamente.
Mi sono iscritto a Facebook, ma già me ne sono pentito.
In effetti non si incontra nesunno, non si parla con nessuno, non si dicono che banalità. Diventa solo un elenco più o meno lungo di nomi ,con foto,
di persone che non si desider incontare e con cui non si vuole interagire.
Uso Internet da sempre. Lo uso per documentarmi, per avere informazioni, per studiare e per scaricare film.
Evito di comprare qualsiasi cosa, se non libri, con una carta di credito prepagata. Non mi fido della sicurezza della rete.
Adesso ho imparato un pò di HTML, grazie ad i corsi presso l'Unical. Non so a cosa mi possa servire.
Mi ricordo che a scuola, ho frequentato l'Istituto Tecnico, per calcolare il valore di una Resistenza, ci facevano usare il Sistema Volt-Amperometrico.
Ore di misurazioni e calcoli, con relativa Teoria degli Errori, per avere una valore approssimato in Ohm. Appena diplomato, durante un colloquio presso una società elettronica,scoprii che esisteva il Tester. Bastava collegare i puntali all'estremità della Resistena e, miracolo, l'indice si spostava sul valore esatto.

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